Dal borgo medioevale di Pietramontecorvino, percorrendo la via delle fontane sulle tracce degli antichi percorsi della Via Franchigena, si giunge nella più vasta area boschiva dei Monti Dauni: Monte Sambuco.
Introduzione tecnica al Percorso
L’area è dotata di sentieri caratterizzati da differenti livelli di difficoltà, spaziando tra il turistico e l’escursionistico. Vengono proposti due percorsi. Il percorso completo, di livello escursionistico, della lunghezza di 9,5 Km in andata (3 h e 20 min) con punto di ristoro all’arrivo , offre la possibilità di scegliere tra il ritorno a piedi (2 h e 35 min) o con mezzi pubblici. Il Percorso ridotto comprende la parte centrale di quello completo e consiste in un sentiero lineare che si sviluppa su una lunghezza di 2,5 km in andata (60 min) e 2,5 km in ritorno (50 min) di livello turistico.
Monte Sambuco: sulla via delle fontane.
Monte Sambuco, paesaggio montano con pendii relativamente ripidi e inciso da numerosi corsi d’acqua, con la sua fitta ed uniforme copertura forestale costituisce un esempio dell’antico paesaggio del Subappennino dauno, prima che l’uomo trasformasse nell’attuale mosaico agro-silvo-pastorale, dove campi poligonali coltivati a cereali si alternano a colture legnose e boschi. Oggi l’area riveste una notevole importanza naturalistica e conservazionistica per la presenza di specie e habitat prioritari : per tali valenze è stata riconosciuta come Sito d’Importanza Comunitaria (SIC “Monte Sambuco – IT9110035).
Immerso in un mosaico agro-silvo-pastorale sorge il borgo di Pietra Montecorvino, dominato dall’imponente Palazzo Ducale, dal quale ha inizio il percorso completo, che sale dolcemente verso Monte Sambuco.
La salita risulta allietata dal paesaggio e, soprattutto, dalle fontane situate lungo gran parte del sentiero, che disseteranno i viandanti tutto l’anno, anche sotto i raggi del sole estivo. La salita termina presso i ruderi di una caserma forestale, dove inizia la strada che conduce a Pila del Ladro, dove il visitatore, dopo essersi dissetato presso l’omonima fontana , inizia il sentiero forestale. Pila del Ladro costituisce inoltre il punto di partenza per il percorso breve. La folta chioma degli alberi nasconderà il cielo per 2.5 km fino alla località Cinque Confini, così chiamata perché in questo luogo si uniscono i vertici dei perimetri di ben cinque comuni: Pietra Montecorvino, Celenza Valfortore, S. Marco La Catola, Motta Montecorvino e Volturara Appula.
Qui finisce il percorso breve iniziato a Pila del Ladro, ma non quello completo, che proseguendo su una cresta lungo il limitare del bosco offre all’escursionista una vista panoramica spettacolare su Monte Sambuco e sui boschi appena attraversati. Giunti alla deviazione per Masseria S. Cristoforo inizia una ripida, ma breve discesa agevolata dalla presenza di staccionate che, attraversando un interessante orto botanico sulle specie tipiche del luogo, condurrà al punto di arrivo presso Masseria S. Cristoforo, dove sono presenti punto di ristoro e di pernottamento, per chi volesse continuare ad assaporare la bellezza di questi luoghi.