Il sentiero sul crinale di Monte Felitti condurrà nella terra intitolata Pan, il mitologico montanaro che amava e percorreva le cime più alte dei monti, dai quali sorvegliava le greggi.
Sui monti di Pan
I primi abitanti di Panni erano dediti alla pastorizia e avevano particolare culto per il dio Pan. Plinio il Vecchio (24-79 d.C.), la descrisse “terra consacrata al dio Pan”. Secondo la mitologia i monti e le valli appartengono a Pan il montanaro (Dionigi di Alicarnasso), che le ama e le percorre sulle cime più alte da cui sorveglia le greggi. Percorrendo il sentiero sul crinale di Monte Felitti non si potrà non pensare a questi come ai monti di Pan, che oltre al nome ha lasciato in questo luogo un antico strumento musicale. Panni, infatti, ha dato i natali a un particolare tipo di zampogna, che in senso strettamente tecnico è forse da considerare più una cornamusa (ricorda il flauto del dio Pan), l’unica autoctona in tutta la Puglia.
Il percorso parte da Panni, dalla rotatoria all’incrocio tra Via Filippo Turati e Via de Michele Sottotenente; da qui si imbocca la carreggiata che sale verso destra costeggiando un boschetto di conifere fino a tre pale eoliche, dove parte uno sterrato che conduce all’inizio del sentiero sul crinale. Qui il visitatore potrà camminare lungo un crinale, in un paesaggio incantevole, dove i bassi cespugli formano una staccionata naturale sui pendii scoscesi ai lati del tracciato. Poi il sentiero si sposta dal crinale lungo il fianco del Monte Felitti (963 m) attraversando praterie semi-naturali arricchite da splendide fioriture fino a località Rascagatti, alle falde del Monte Crispignano (1104 m), dove il tracciato si congiunge ad una carreggiata asfaltata; procedendo su quest’ultima per circa 70 m nella direzione della salita si imbocca la seconda strada sterrata sulla sinistra e, all’incrocio successivo, si imbocca la strada a sinistra. La via scende verso la località Pagliara e termina inserendosi sulla strada comunale S. Maria del Bosco.
A questo punto si può scegliere se proseguire a destra, fino al Santuario della Madonna del Bosco e ritornare nello stesso punto (3,3 km per andata e ritorno da Pagliara), o ridurre il percorso proseguendo a sinistra per il ritorno a Panni (2,3 km). Si consiglia di proseguire verso il santuario, considerando che la strada comunale è agevole e ricca di scorci paesaggistici, come i boschi nella valle del Torrente Iazzano. L’approssimarsi al punto di arrivo è indicato da una fontana sulla destra e, successivamente, da un boschetto, dove è presente anche un breve sentiero naturalistico (400 m) indicato da una tabella. Dopo 100 metri, superate due curve, si giunge al Santuario di S. Maria del Bosco.