Imperdibile è l’Anfiteatro Romano, dalla forma ellittica che misura 127 x 95 mt., teatro di lotte tra gladiatori e fiere, è stato riportato alla luce praticamente intatto in scavi effettuati tra il 1932 ed il 1945. Costruito su una depressione naturale, fu costruito a suo spese da Marco Vecilio Campo in onore di Ottaviano su un suo terreno ed a sue spese, come attesta l’iscrizione su uno dei due portali di accesso.
La Fortezza Svevo-Angioina si sviluppa sul Colle Albano che domina la capitanata. Fu costruita in periodo angioino, a completamento del Palatium federiciano, in quanto il castello cambiò funzione passando da sede imperiale a roccaforte di presidio. Il Palatium, di cui sono giunti a noi solo i resti del basamento troncopiramidale, si sviluppava su tre livelli e presentava la particolarità del cortile interno a forma ottagonale. Altri particolarità è l’assenza di aperture, per cui si ipotizza che l’accesso fosse per mezzo di rampe mobili calate dal palazzo o, anche, che vi fosse un accesso sotterraneo segreto, ipotesi suggerita dal ritrovamento di gallerie sotterranee nelle vicinanze. Sul muro perimetrale, spiccano le due torri circolari dette “del Leone” e “della Leonessa”, sicuramente parte del progetto federiciano.
Inoltrandoci nel centro storico della città, è inevitabile soffermarsi nella splendida Piazza del Duomo, annoverata tra le cento piazze più belle d’Italia, in cui si affaccia la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta. Costruita in stile gotico, fu voluta da Carlo d’Angiò nel XIV sec. per riaffermare la cristianità della città espugnata ai saraceni portati da Federico II. Al suo interno racchiude opere d’arte, altari di marmo, una statua lignea della Madonna del XIV sec., un crocifisso ligneo del XV sec. e una splendida pala di altare dei Caropresa.
Tra gli altri principali monumenti che arricchiscono la città, ricordiamo la Chiesa Santuario di San Francesco d’Assisi, edificio del XIV sec. che presenta uno splendido portale sormontato da un bel rosone. La Chiesa di San Domenico originariamente in stile gotico, è stata successivamente modificata radicalmente nel settecento in un sontuoso stile barocco con una facciata caratteristica a scacchiera. DI fianco si trova la settecentesca Cappella del Rosario.
La Chiesa di Sant’Antonio Abate è stata anch’essa costruita nel XIV sec. da Roberto d’Angiò e fu affidata all’Ordine dei Cavalieri Teutonici. Caratteristica è la cupola ricoperta di maioliche colorate, probabile preesistenza di un harem saraceno. Splendido esempio di barocco è la Chiesa e Convento del Carmine, edificata nel XVIII sec. con materiale recuperato dal castello. All’interno da segnalare una tela dell’Addolorata e una pala di Santa Teresa d’Avila opera di Ermenegildo Costantino.