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Il complesso monumentale, abitualmente chiamato dai lucerini Convento di San Pasquale, insiste su un'area che in epoca romana ospitava un santuario pagano, probabilmente dedicato alla Dea Minerva.
Nei primi anni del '400 il Frate Giovanni Vici da Stroncone, appartenente all'ordine dei Frati minori osservanti, fondò la chiesa e il convento dedicandoli al Santissimo Salvatore. Nel 1625 i frati Riformati occuparono il complesso, scacciando gli Osservanti. Con i Riformati il convento divenne un centro di studi teologici, dotandosi di una vasta ed importante biblioteca. Nel 1811, col murattiano decreto di soppressione degli ordini religiosi, il convento venne chiuso (1811), e la biblioteca fu incamerata dal Real Collegio di Lucera. Riaperto nel 1816, fu chiuso nuovamente nel 1866, con il decreto luogotenenziale, che non venne rispettato: i frati, benvoluti in città per le loro opere, rimasero nel convento, con l'aiuto dell'allora Sindaco Gaetano De Troia e buona pace delle autorità. Verso la fine del XIX secolo il Municipio decise di adibire l'edificio a lazzaretto, quindi divenne dimora dei frati minori fino al 1916. In seguito la struttura ospitò cavalli (!), soldati tedeschi e francesi durante la seconda guerra mondiale, indigenti, sfrattati e sfollati, per poi cadere nel più totale abbandono. Solo la Chiesa mantenne il so decoro, grazie ad un uso religioso continuo.
Nel 2015, in seguito a lunghi lavori di restauro, l'ex convento venne adibito a "Centro culturale polivalente di Lucera", ospitante la Biblioteca comunale "Ruggero Bonghi", la Pinacoteca Comunale, una sala conferenze e cavedio coperto per mostre temporanee. Sul lato orientale del complesso è stata realizzata la musealizzazione inerente i mosaici paleocristiani di San Giusto.
Il Convento , a due livelli, si organizza attorno ad un chiostro centrale ad arcate con affreschi di origine incerta. La chiesa del Santissimo Salvatore è ubicata alla sinistra del convento e presenta una facciata visibilmente rimaneggiata nei secoli. Al suo interno sono custodite le statue di San Pasquale Baylon, Sant'Antonio di Padova e della Vergine Addolorata.