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Molto belli e sentiti sono i Riti della Settimana Santa a Troia. Gli appuntamenti della devozione popolare sono diversi e tutti unici per le loro caratteristiche.
Si inizia la Domenica delle Palme, nel primo pomeriggio con la Passione Vivente, una rappresentazione in costume d'epoca della Passione e Morte di Gesù Cristo. Si parte dalla Chiesa della Madonna della Mediatrice con il processo a Gesù e si termina sul Toppo San Giacomo con la Crocefissione. La Manifestazione dunque si snoda lungo tutto il centro del borgo, dando vita ad uno spettacolo suggestivo e carico di forte emotività.
Il Venerdì Santo di mattina si svolge la peculiare Processione delle Catene, la cui tradizione risale probabilmente agli inizi del'700. La processione è detta "delle Catene" per la presenza di cinque Penitenti vestiti col saio bianco, incappucciati, che trasportano sulle spalle pesanti croci lignee, trascinando ai piedi scalzi numerose catene. La processione parte dalla Chiesa di San Basilio Magno e termina in quella di Sant'Anna, facendo tappa presso tutte le altre chiese poste lungo il percorso, ove i fedeli si fermano in preghiera. Il rito è caratterizzato dal suono delle pesanti catene dei penitenti e dal battito ritmato della trocchiola. Per antica tradizione la penitenza dei 5 fedeli incappucciati deve durare 5 anni, in onore delle cinque piaghe di Cristo.
Sempre di Venerdì Santo, ma di sera, si svolge la scenografica Processione dei Misteri, che rievoca la Via Crucis del Signore e che è vicina culturalmente ai Riti Sacri della Semana Santa spagnola. Il Misteri sono in realtà le copie di cinque gruppi statuari (gli originali settecenteschi sono custoditi nel Museo Diocesano), che vengono portati in processione dalla Cattedrale lungo le strade principali della città; essi rappresentano la Cattura, la Coronazione di spine, la Flagellazione, la Prima Caduta e la Crocifissione o Calvario. In processione vengono condotte anche la statua in cartapesta del Cristo Deposto e la settecentesca statua lignea della Madonna Addolorata dello scultore Giacomo Colombo. A chiudere il mesto corteo le "Catene": donne vestite di viola e a viso scoperto.
La Domenica di Pasqua è infine caratterizzata dalla Processione del Bacio: rito, unico per contenuti in terra di Puglia. La statua della Madonna parte dalla Chiesa di San Domenico e, nel frattempo, dalla Chiesa di San Francesco muove quella del Salvatore. L’incontro delle due statue avviene nella piazza antistante la Cattedrale e culmina con la suggestiva scena del Bacio: in realtà un inchino reverenziale di Gesù a sua Madre. Le due statue vengono avvicinate e poi ritratte per due volte; la terza volta, la statua del Cristo Risorto s’ inchina per il Bacio ai piedi di quella della Madonna, tra le note del “Mosé” di Rossini e gli applausi dei presenti.